Giorno 16 – Ultimi attimi in Marmilla e birre in compagnia

Sono nel bellissimo mondo dei sogni quando vengo svegliato dal troppo calore trattenuto all’interno della tenda. Dagli spalti di quel piccolo campetto dell’Oratorio Don Orione, nel retro della Cattedrale di Ales, apro le cerniere della mia dimora e mi becco il sole in piena faccia. “Ah, ora capisco questo caldo!”. Spalanco tutti i pertugi della tenda e mi godo il fresco del mattino. “Come ho dormito bene oggi, senza vento”, penso.

Incomincio la giornata tastando il pavimento di questo piccolo oratorio, con uno sbadiglio. Fuori non fa poi così caldo. Una sorta di effetto serra era in atto, meglio non entrare più in tenda. Mentre sto per chiudere tutti i bagagli e salire sulla bici, arriva Don Emanuele. “Hai dormito bene?”, mi chiede. “Benissimo, davvero. Grazie ancora per la disponibilità”, rispondo. E’ un uomo di poche parole Don Emanuele, che emana saggezza da tutti i pori, pur essendo un ragazzo. Mi allunga una busta che tiene con la mano destra e nel mentre pronuncia: “Un piccolo segno della provvidenza!”. Sono le stesse parole scritte sopra, nero su bianco. Dentro c’è un regalo in denaro. Mi servirà per questo viaggio. Non so come ringraziare. Pronuncio mille grazie sinceri, quasi con la testa bassa. Gesto inconscio, penso per giustificare l’impossibilità nel restituire tutto ciò che mi è stato dato. Non ho parole per così tanta bontà. Ci salutiamo, mi ricorderò di Don Emanuele. Una persona perbene!

Salgo in sella e mi reco al bar che mi hanno indicato il giorno prima Stefania e Ambrogio. Ho la colazione pagata. Nonostante questo, continuo ad essere quel minimalista degli altri giorni, come se la pagassi io. “Un caffè e un cornetto alla marmellata, grazie”. Mentre mangio do uno sguardo alla cartina. Organizzo l’itinerario del giorno. Arriverò a Barumini. Poi mi faccio due brevi chiacchierate prima di ripartire. Prima con la signora proprietaria del bar, poi con un ragazzo che fa il vigile del fuoco. Parliamo un pochino di viaggi ed è subito tempo di andare.

Prima di lasciarmi Ales alle spalle, passo al market in cui lavora Stefania. Un saluto veloce, lei mi da un piccolo regalo. Incredibili le persone! “Che posto incredibile Ales”, penso mentre avvio il navigatore per dirigermi verso Barumini. Spinta con la gamba destra, braccia salde sul manubrio, si parte.

La giornata si rivela calda e con qualche piccola delusione. Al museo di ossidiana di Pau trovo chiuso. Peccato, mi interessava davvero scoprire di più sul Neolitico e sul Monte Arci. Procedo verso Albagiara e mi fermo per pranzo nel bar del paese. Prendo un tramezzino e una Coca Cola. Poi, prima di andare, dei ragazzi si incuriosiscono al mio viaggio. Mi invitano a sedermi e beviamo un sacco di birre. All’ennesimo bicchiere in cui inizio a sentire un leggero senso di giramento, accenno un timido “Oh, basta che devo pedalare fino a Barumini”, con un sorrisino. Il signore di fronte a me, con un tono acceso “Buffaaasaaa!” (Bevi in Sardo). “Va bè, beviamo!”, tra me e me.

Circa una mezz’oretta dopo, tutti ritornano ai propri lavori, io riparto. In queste discese che mi dividono da Barumini, ammiro la Marmilla. Un po’ me ne sono innamorato: di queste colline coniche, della gente ospitale, dei piccoli ma numerosi centri abitati, della storia del posto. Di tutto mi sono innamorato!

Sulla strada per Barumini, passo da Sini e incontro questo bellissimo ulivo secolare. Mi fermo ad ammirarlo, è GIGANTE!

Arrivo a Barumini e incontro i genitori di un amico, Mattia, che ho conosciuto quando vivevo in Toscana. Sono disponibilissimi. Mi lasciano una casettina molto calorosa, tutta per me. Poi mi chiedono se ho roba da lavare, accetto. E infine, mi portano delle fettine impanate e patatine fritte. Affondo la forchetta in queste bontà e me le gusto chiudendo gli occhi. Non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho mangiato fritto. Incredibile quanto mi si stiano amplificando i piaceri.

E’ una continua sofferenza sotto quel sole cocente, sui pedali. Ma i piccoli piaceri, poi, diventano orgasmi!

Giorno 16: Pau, Villa Verde, Usellus, Albagiara, Gonnosnò, Sini, Genuri, Setzu, Barumini | Ciclismo | Strava

01/06/2021