Giorno 18 – Giara di Gesturi e voglia di viaggiare

Questa dimora, a Barumini, inizia ad avere odore di casa. Suona la sveglia, il tempo di capire cosa dovrei fare oggi e sono già in piedi. Buongiorno!

Mi lavo la faccia e mi precipito al bar per una colazione veloce, in centro a Barumini. Senza caffè non si parte mica. Poi ritorno a casa e sul tavolo stendo la mappa della Giara di Gesturi. “Oggi voglio scoprire la Giara, da cima a fondo”, penso. E inizio a tracciare mappe sul navigatore.

Preparato l’itinerario, mi preparo lo stretto necessario per trascorrere la giornata alla Giara. Bici completamente scarica, se non le due borse anteriori con dentro: camera d’aria, nel caso dovessi bucare, power bank, acqua e luci, in caso dovesse farsi notte. I panini con mortadella e prosciutto crudo verranno introdotti qualche minuto più tardi, direttamente dal market dietro casa. “Forse alla Giara non trovo niente aperto”, penso.

Parto verso le 9:00, il sole inizia già a bruciare. La sensazione di avere la bici leggerissima è veramente strana! A fatica riesco a controllare lo sterzo. Sono ancora abituato a imprimere molta forza, ma adesso devo dosarla, altrimenti in un niente mi ritrovo a terra.

Una volta uscito da Barumini, entro a Gesturi. Da qui parte la salita che mi porterà 500m più su: alla Giara. Mi fermo qualche volta a metà e a 3/4, la vista della Marmilla è da brividi da qui.

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Qualche salitina giocando, con questo peso sulla bici irrisorio, e sono su. A godermi finalmente l’altopiano.

Inizio a girare le strade sterrate che attraversano la Giara, imbattendomi in animali allo stato brado che rispettano la tua visita e nonostante si trovino in mezzo alla strada, si sposteranno sicuramente a tempo debito per lasciarti passare.

Bella la Giara, un altopiano gigantesco che presenta un ecosistema di paludi, ombre e vegetazioni, che preserva la fauna che vive al suo interno. Una figata! Sono assenti, in rapporto alla sua estensione di superficie, strutture ricettive. Bisogna attrezzarsi come si deve se si vuole trascorrere una giornata ad esplorarla.

A metà giro, tra un cavallino, un caprone, un toro e un bue, incontro Marcello: un ragazzo che sta scendendo in bici da Nuoro a Cagliari. Anche Marcello si sta girando la Giara oggi. Facciamo una chiacchierata sul viaggio in bici, foto di rito e ci salutiamo. Purtroppo andiamo in due direzioni opposte (ma ci rivedremo, il Giorno 21).

La seconda metà di giornata inizia ad affannarmi, dal punto di vista psicologico. La strada per procedere il viaggio è proprio li, dietro l’angolo. Ma sono costretto a tornare a Barumini. È li che ho tutta la roba. Questo pensiero inizia a distruggermi e mi rovinerà la giornata. Il caldo si amplifica, i moscerini iniziano ad infastidirmi, non vedo l’ora di arrivare a casa e per me è strano. Incredibile come mi faccia condizionare dai pensieri.

Tornando a casa incontro Ambrogio, il signore che mi aveva offerto una doccia ad Ales (Giorno 15): guida i pullman! Unica gioia del pomeriggio, mi ha fatto piacere rivederlo.

Pedalo gli ultimi metri della giornata e arrivo a Barumini. Mi impongo di fare bagagli e bagaglietti e ripartire l’indomani. Per me il viaggio non è avere una base fissa, ma fare dal punto A al punto B ogni giorno. Ritornare indietro mi tormenta psicologicamente e oggi ne ho avuto la prova.

Quando Paolo (il proprietario della casa) viene a fare la chiacchierata giornaliera, gli annuncio la mia imminente partenza. Un pò dispiaciuto mi dice “Te ne vai già domani? Eh un pò mi dispiace”, con uno di quei toni che pensi “Sta sicuramente dicendo la verità”.

Mi faccio una doccia e mangio le polpette che la moglie di Paolo ha cucinato per me. Poi inizio a preparare le borse per riandarmene lasciare questa casettina e, con essa, Barumini. Sento di nuovo quella sensazione: il non sapere cosa succederà, chi incontrerò, dove dormirò.

Viaggio mio, sto tornando da te!

Giorno 18: Gesturi | Ciclismo | Strava

03/06/2021