Entusiasta per il ritorno all’incertezza, mi sveglio e preparo subito la bici per ripartire. Attendo Simona, che mi riporterà il pc a breve (gliel’ho lasciato per sfruttare il suo wifi e caricare qualche video sul cloud) e con i miei 45km di bici sono di nuovo in viaggio.
Oggi ho qualche salita, passando da Escolca, Gergei, Serri e Mandas. Una giornata afosa, una delle più calde da quando sono in viaggio. Ma le salite sono lievi e le affronto con cautela. Sono più o meno a centro Sardegna. Questo significa che d’ora e in avanti pedalerò verso Ovest per tornare verso la costa occidentale.
Arrivo a Isili verso le 16:00 e incontro subito Enrico. , subito dopo aver rubato un pò di aria compressa dal gommista sulla via principale. Le ruote iniziavano a perdere pressione dopo lo sterrato della Giara di Gesturi.
Enrico è un ragazzo molto in gamba, a capo dell’associazione culturale Symponia. Hanno un obiettivo: quello di preservare la tradizione musicale Sarda. L’incontro nostro era organizzato, non un caso. Insieme dobbiamo ultimare i dettagli per aprire la raccolta fondi del progetto, ma sopratutto volevamo conoscerci di persona, dopo tante telefonate da lontano.
Ci beviamo una Coca Cola ed entriamo subito in sintonia. Poi arriva Mario, il capo dei vigili di Isili. Mario ed Enrico stanno organizzando un festival che si terrà ad Isili. Io ne approfitto e vado in perlustrazione con loro.
Prima tappa: Nuraghe Is Paras. Un nuraghe completamente in calco, che si è conservato benissimo. Un trilobato con torre centrale che conserva ad oggi la tholos più alta in assoluto, 12m. Faccio una visita guidata, qualche ripresa con camera e drone e ritorno da Enrico e Mario.

Arrivano Sindaco e altri membri della giunta. Insieme andiamo in un bar, in attesa dell’arrivo di Giuliano Marongiu, un noto conduttore televisivo sardo: sarà lui a presentare il festival.
Approfitto del Sindaco e di altri ragazzi per capire cosa potrei visitare a Isili. Un elenco lunghissimo che va dai ramai al lago di San Sebastiano, passando per birrifici e musei.
Non sapendo ancora dove dormire, vengo trascinato a cena con loro. Io sono vestito da ciclista e loro che parlano di affari. Mangiamo una pizza buonissima e si fanno le 22:30. “Dove passo la notte?”
Una chiacchierata con i ragazzi dell’hotel, in cui abbiamo cenato, si rivela determinante. Mi offrono un letto in cui poter riposare, anche perchè la tenda se la sarebbe dovuta vedere con l’imminente pioggia.
Mi sistemo in camera, mi faccio una doccia e crollo in un sonno profondo. Che giornata intensa!
Giorno 19: Gergei, Escolca, Mandas, Serri, Isili | Ciclismo | Strava
04/06/2021