Giorno 32 – Pedalando verso Nord e quel piatto di spaghetti alla bottarga

Mi sveglio dentro la tenda, dalla spiaggia di San Giovanni di Sinis. Nonostante siano già le 7:30, fa ancora fresco. Questo perché la luce dell’alba è coperta dalle montagne che proteggono la spiaggia. Ho ancora una mezz’oretta per smontare il campo e tornare in bici. Poi rischio di morire di caldo.

Preparo le borse e inizio a portarle a due a due su. E infine salgo con la bici. La stradina che collega la strada, sopraelevata, alla spiaggia, non è agevole. Ecco perché ho preferito caricare la bici dopo aver portato tutto su. Prima tappa: colazione. Ho un pochino di fame e soprattutto ho bisogno di ombra. Sotto i già forti 37 gradi non posso di certo preparare l’itinerario del giorno.

Decido di percorrere la costa passando da S’Arena Scoada, per poi concludere alla pineta di Is Arenas, passando per il campo di lavanda di Elvio, che avevo posticipato causa guasto GoPro.

Il mio umore è tornato alle stelle. Nonostante i 38 gradi, sono nuovamente pieno di vita. Pedalo, canto, rido, parlo da solo. Tutto nella norma. Arrivo a S’Arena Scoada e mi fermo a bere un pochino di acqua fresca al bar che da sul mare. Oggi è particolarmente calmo, soffia scirocco, alle spalle della costa occidentale. Parcheggio la bici e saluto alla Sarda i ragazzi che sono seduti al tavolino. “Salute!”. Mi piace un casino questo saluto. Loro ricambiano, capiscono subito che sono Sardo. Ma la prima cosa che dicono è: “Siediti con noi!”. Bentornata ospitalità.

Parlo in particolare con Claudio e Riccardo. Claudio fa il pescatore, Riccardo lavora in un caseificio. Sono due ragazzi perbene. Mi offrono un bel piatto di spaghetti alla bottarga, a casa di Riccardo. Che fai, rifiuti? Tanto da Elvio devo andarci alle 16:00. Ho tempo per riposarmi a pranzo. Intanto la barista, Denise, si interessa a quello che sto facendo. Anche lei ha già fatto il giro della Sardegna in bici e vorrebbe partire alla scoperta del mondo. Finalmente una persona che sa tutto ciò che voglio dire: sensazioni, emozioni, pensieri. Il viaggio in bici è in primis un viaggio alla scoperta di se stessi, senza meta ne destinazione. Tanto rispetto Denise!

Seguo Claudio che guida la moto verso casa di Riccardo. Qualche km sotto il sole. Vado un pochino veloce, non voglio rallentarlo troppo. Sai che noia se sei in moto e devi andare al passo di una bici! Arriviamo da Riccardo, sta già preparando la tavola. Chiacchieriamo sulle cose veramente importanti della vita davanti a un pranzo ricco di cose da mangiare. Io, che sono abituato alle cose in piccolo, mi sento davanti ad una tavola regale.

Dopo un bel pranzo pieno di energie, riparto alla volta di Riola Sardo. Finalmente posso visitare questo famoso campo di lavanda. Inizia la visita con qualche racconto della moglie di Elvio, che spiega come è nata questa attività e come si sta evolvendo. Sono affascinato dalla storia di Elvio, che un giorno, in Provenza, si innamora della lavanda e decide di iniziare a piantarla. Ed oggi eccoci qui. Quando sento questi racconti ho sempre di più la voglia di inseguire le mie passioni. Sono sicuro che non mi deluderanno!

Finita la visita da Elvio, mi dirigo al camping Nurapolis, alla pineta di Is Arenas. Ho bisogno di una doccia, sono 3 giorni che non ne faccio una e tra bagni al mare e sudore sono una massa di sale e appiccicaticcio. Arrivo al camping e ricevo un messaggio da Giovanni, un ragazzo di Nurachi (nella zona) che avevo conosciuto a Pisa. E’ qui in vacanza per qualche giorno. “Luca stasera facciamo serata hamburger con amici, vuoi unirti?”. Se c’è una cosa che ho imparato in questo viaggio, è che l’ospitalità non si rifiuta mai. Accetto, anche stavolta.

La giornata si conclude con grosse risate e un buonissimo hamburger fatto da Giovanni. I suoi amici sono persone in gamba e la serata è piacevole. Finisce sempre così, parti da solo e vieni abbracciato da un sacco di gente. Il pranzo con Claudio e Riccardo, la cena con Giovanni e amici, Denise che vuole viaggiare il mondo in bici. Sto conoscendo la Sardegna, ma soprattutto i Sardi.

Quest’Isola è fantastica. Le sue persone sono fantastiche!

Giorno 32 | Ciclismo | Strava

17/06/2021