Avevo preso un bel sonno, sul piano centrale della casa sull’albero, ad Allai. Il freschino che arrivava dal fiume entrava e usciva dalla mia tenda, che bloccava a sua volta le zanzare. Il pa-ra-di-so. Poi, all’una e mezza, ad interrompere il mio sonno, sono arrivati un gruppo di ragazzi. Birra e musica alta dalla radio della macchina, fino alle 4:00. Potrei incazzarmi, ma non ne vedo il motivo. D’altronde è venerdi sera e questo boschetto è probabilmente il loro punto d’incontro. Ne approfitto per mangiare un po’ di pane con crema di Olive di Bruno, il ragazzo di Seneghe. Poi alle 4:00 se ne vanno e io provo a riaddormentarmi. Mi sveglierò di nuovo alle 8:30.
Mi reco al bar centrale. Qui ho una colazione pagata da una ragazza con cui ho chiacchierato il giorno prima. E’ affascinante come la gente si interessi al progetto dandoti una mano come può. Per me una colazione pagata è oro. Così come lo sono una chiacchierata o semplicemente un saluto. Mentre faccio colazione mi contatta Elisa, un’amica di vecchia data. Con lei, circa 10 anni fa, facevo atletica. Poi siamo rimasti in contatto, anche perché siamo molto simili in termini di pensiero. Nel vocale di whatsapp: “Oi Lu, io e Ornella volevamo farci un giro che non sia il solito mare. Ma tu oggi dove sei, così veniamo a trovarti?”. Rispondo che sarò a Samugheo e ci diamo appuntamento per pranzo.
Così, quando il sole è alto nel cielo, alle 11:00 parto alla volta di Samugheo. Mi aspettano 350m di dislivello, sparsi in poco meno di 7km. Ormai affronto queste salite, nonostante il peso della bici, con estrema serenità. L’importante è che le percentuali non siano troppo eccessive. Arrivo a Samugheo e mi dirigo nella macelleria di Basilio Musu, di fronte al Bar Sulis. “Perchè?”, direte voi. Perché Giuseppe, il ragazzo che avevo incontrato a Villaurbana, mi aveva detto: “Quando passi a Samugheo vai da un mio amico che ti da una mano!”. Io non sottovaluto mai queste parole. Annoto tutto nella cosiddetta “mappa dell’ospitalità”, così che quando vado nel posto so a chi devo chiedere aiuto.
Entro in macelleria e Basilio è seduto, non ci sono clienti. Mi guarda strano, forse per come sono vestito. “Salve, sono Luca, un ragazzo che sta girando la Sardegna in bici. Mi manda qui Giuseppe di Villaurbana”, gli dico. La sua espressione cambia immediatamente in volto. Mi fa un sorriso gigante e mi dice: “Ho capito chi sei!”. E’ disperato per il fatto che questo weekend sarà via, ma inizia un tour di telefonate in cui mi piazzerà vari incontri, per entrare in contatto con un sacco di tradizioni di Samugheo. In men che non si dica mi rimedia un incontro con una signora che fa tappeti in casa, un signore che lavora cuoio e pelli e una notte al castello Medusa, un luogo molto suggestivo a qualche km da Samugheo. E’ un grande Basilio, ti tratta come se fossi suo amico da una vita. Non avrei potuto trovare persona migliore a Samugheo.
Intanto, arrivano Elisa e Ornella. Andiamo a pranzo in un posticino che Basilio stesso mi ha consigliato e parliamo di cambi di vita, di prendere a mollare tutto, di inseguire i propri sogni. Elisa è sempre una garanzia, mi riattiva l’entusiasmo e probabilmente io lo riattivo a lei. Sono molto stimolanti i nostri incontri e le nostre chiacchierate. Per me sono le cose fighe della vita queste! Il coraggio di fare, farlo e sognare.

Finito il pranzo andiamo a fare un giro in macchina. Dico a loro che la casa sull’albero ad Allai è da vedere, così andiamo li. Una mezz’oretta e poi ritorniamo a Samugheo. Loro vanno via e io mi reco al B&B. Stavolta ne ho prenotato uno, perché ho bisogno di lavare dei panni sporchi, di farmi una doccia dopo 5 giorni e di stare un po’ al fresco. Quando vivi nomade una settimana, poi soffri anche il sole sempre puntato in testa! Un pochino di riposo ci vuole sempre. Ripenso alle chiacchierate con Ornella e Elisa e ai libri che Elisa mi ha lasciato. Che carina! Non vedo l’ora di leggerli!
Mi faccio una doccia rigenerante dopo 5 giorni di sporcizia, sudore e schifezze sulla pelle. Sono come nuovo! Si fanno le 20:00 e vado a mangiarmi una bella pizza, che Basilio ha pagato per me. Numero uno Basilio! Poi ne approfitto per vedere la partita della Nazionale, Italia – Austria, ottavi di europei. L’Italia vince ai supplementari, io torno a casa e crollo in un sonno profondo.

Cosa è il letto dopo una settimana in tenda? Non ve lo posso spiegare!
Giorno 41: Samugheo | Ciclismo | Strava
26/06/2021