Giorno 46 – Il giro del lago Omodeo e l’amore per questa Terra

Mi sveglio negli spogliatoi del campo sportivo di Abbasanta. Nicola mi ha procurato questo posticino tranquillo in cui trascorrere la notte. Mi alzo e sgonfio il materasso, così da averlo già pronto quando arriverà. L’idea del giorno è quella di visitare il nuraghe Losa in macchina, nei pressi di Abbasanta, poi tornare, prendere le bici e fare un giro dei comuni intorno al Lago Omodeo, quelli che mi mancano per completare la zona.

Nicola arriva alle 9:00 al campo, io sto trasferendo tutto il girato delle ultime settimane. Mi capita ogni tanto di dover mettere in sicurezza tutti i video che ho nelle varie memorie, non si sa mai! Finisco di trasferire gli ultimi files e partiamo alla volta del nuraghe Losa.

Losa si trova nei pressi di Abbasanta. E’ un nuraghe che si è conservato benissimo. La sua struttura particolarmente geometrica e regolare lo rende un nuraghe unico. I suoi interni sono freschi e molto ospitali. Mi verrebbe quasi voglia di viverci. E questi pensieri sono particolarmente preoccupanti. Probabilmente mi sto trasformando in un nuragico!

Finita la visita al nuraghe Losa, torniamo al campo e prepariamo le bici per partire a fare un giretto del lago. Nicola è del posto e quindi mi guiderà in una bella giornata, fatta di novenari (dei borghi inabitati costruiti esclusivamente per essere popolati durante le feste di paese), viste panoramiche sul lago, alcuni nuraghe e domus de janas (tombe scavate nella roccia oltre 5000 anni fa). La giornata è caldissima. La chiudiamo con 55km e 1000m di dislivello. Not bad!

Una volta arrivati nuovamente ad Abbasanta, mi faccio una doccia a casa di Nicola e lo saluto definitivamente. Stasera starò a dormire da Nanni, che mi offrirà il suo giardino, con tanto di acqua potabile, per mettere la tenda e dormire li. Arrivo da lui e parcheggio la bici. Prima di incontrare nuovamente Daniela (la ragazza del museo del fumetto di Norbello), scambio qualche parola con Nanni che mi fa vedere alcuni fucili ad aria compressa, una sua grande passione. “Non spariamo animali veri, ma solo sagome. E’ importante per noi far passare questo messaggio!”. Poi mi fa vedere il prato in cui stenderò la tenda. Bello, verde e morbido. Oggi lusso.

La serata continua con Daniela, che mi porterà a vedere un museo di nuraghe in miniatura. Un qualcosa di impressionante, interamente sviluppato da un signore, per pura passione. I nuraghe sono esattamente analoghi a quelli reali. Pensate che il signore si è recato sul posto di ogni nuraghe per raccogliere pietre analoghe, così che i modellini venissero identici!

Dopo il nuraghe visitiamo la chiesa di Santa Maria della Mercede, a Norbello. Daniela ne sa di Sardegna, ma soprattutto ama il posto in cui vive e da cui proviene: Norbello. Ci perdiamo in una chiacchierata in cui ripercorriamo la storia di quest’Isola, dai Nuragici ai Bizantini, passando per Fenici, Romani e i giudicati vari. Ho i brividi mentre la ascolto. Riesce a trasmetterti una passione pazzesca. A me poi, la cui storia neanche piaceva alle elementari. Ma ora, che la sto tastando con le mie mani, me ne sto innamorando.

La giornata finisce con una bella pizza e qualche dritta da parte di Daniela su quello che andrò a visitare nei prossimi giorni. Mi passa qualche contatto di qualche guida che incontrerò nelle prossime tappe e poi mi riaccompagna da Nanni. Sono distrutto, ma appagato dalla giornata. Ho visto miliardi di cose, dal nuraghe Losa al giro in bici lungo e faticoso. Poi musei, chiese e la chiacchierata storica con Daniela. So che mi stanno sfuggendo anche altri aspetti del progetto, come la stesura degli articoli e la preparazione delle prossime tappe, ma recupererò nei prossimi giorni. C’è sempre tempo per fermarsi e riposare.

La stanchezza che mi sento addosso, viene subito cancellata dalla visuale stellare che siede sul cielo, sopra la tenda. Che viaggio unico!

Giorno 46: Ardauli, Nughedu Santa Vittoria, Sorradile, Bidonì, Tadasuni, Boroneddu, Soddì | Ciclismo | Strava

01/07/2021