Giorno 48 – L’Ardia di Sedilo mancata e quel caldo infernale

Ore 8:00. Suona la sveglia dal B&B Catedda, a Sedilo. Devo liberare la stanza alle 10:30, ma prima vorrei ultimare gli articoli che mi sono rimasti.

Esco dalla stanza e vado a fare colazione, due stanze accanto, in cucina. Mi raggiunge Giulio, quel pazzo che sta girando la Sardegna in moto da Marzo. Ci facciamo due sane risate. Giulio è una persona spontanea, ti trasmette una sorta di serenità e positività. Lui ride. È così che si risolvono le cose: ridendo.

Finita la colazione, andiamo insieme a vedere il Nuraghe Iloi. Lui in moto, io in bici. Accanto al nuraghe ci sono una tomba dei giganti e un dolmen. Bella la tomba, che da sul lago. Spettacolare.

Ci fermiamo 10 minuti all’ombra a chiacchierare, poi ci salutiamo. Lui procede per Fordongianus, io mi reco in birrificio, per scrivere gli ultimi articoli.

Alle 15:00 il birrificio chiude i battenti e mi ritrovo a dover fare qualcosa, nel bel mezzo dei 37 gradi Sedilesi. Fa caldissimo. L’acqua è imbevibile e l’aria irrespirabile. Ne approfitto per vedere la chiesa di San Costantino, dove si svolge annualmente l’Ardia, il più grosso avvenimento per Sedilo e dintorni.

La location è spaziale, ma purtroppo non assisterò all’Ardia quest’anno, causa Covid. Peccato, qui è sentitissima, l’avrei voluta vedere. Mi fermo sotto un albero, anche se è impossibile respirare, ma almeno non mi batte il sole in fronte.

Mentre mi rilasso si avvicina una signora con un cane. Parliamo un pochino dell’Ardia e dell’incendio che si sta espandendo nelle retrovie di Sedilo, mentre ammiriamo i due canadair che raccolgono acqua dal Lago Omodeo per provare a spegnerlo.

Incontro poi due signori. Si interessano al progetto e cominciano a valorizzarmi. Paolo, uno dei due, mi dice: “Luca il progetto è bellissimo, ma più persone dovrebbero venire a sapere quel che stai facendo!”. “Piano piano”, gli dico. Lui mi guarda negli occhi e mi dice, indicando la campana della chiesa di San Costantino: “Cos’è quella?”. “Una campana” rispondo. “E a cosa serve? Lo sai?”. Io sto in silenzio, è una domanda che non ha bisogno di una risposta. Sarà lui a parlare due secondi di silenzio dopo “È li perchè anche Dio ha bisogno che qualcuno suoni le campane al posto suo”. Rimango basito. Dietro quelle parole c’è la voglia di un signore sconosciuto a far si che questo progetto venga sostenuto da esterni, affinché possa diventare migliore. Subito dopo mi da qualche consiglio di marketing e ci salutiamo scambiandoci i contatti. Grande Paolo!

Torno in paese sotto l’afa e mi fermo a bere una coca ghiaccio e limone, in attesa di Eleonora, l’assessora al turismo di Sedilo. Eleonora mi ha procurato una doccia e un posto per dormire. La doccia me la faccio in attesa che arrivi. Così vado al campo da calcio, dove mi aspetta Lino.

Lino, al mio arrivo, sta arbitrando una partita di calcio a 5 tra bambini. Scopro che è la finale di un torneo. Basta un saluto e tutti i genitori, che stanno guardando la partita, mi offrono qualche birra. Scambio qualche parola con loro, poi vado a farmi una doccia. Quando tornerò, Lino ha finito di arbitrare. Così parlo anche con lui.

Eleonora è prossima ad arrivare, ma la sola vista del campo vuoto con i palloni nel mezzo, li, da soli, mi genera una voglia di andare a giocarci. “Lino ma se mi facessi due palleggi?”, “Vai certo”, mi risponde sorridendo.

Entro in campo e faccio qualche palleggio, poi mi raggiungono un sacco di bambini e giochiamo a mundialito. Arrivo in finale ma faccio vincere Federico, il più forte tra tutti. Poi arriva Eleonora e scappo. “Ciao Lucaaaa!” mi urlano i bimbi mentre continuano a sudare in campo come se non ci fosse un domani. Carini.

Incontro Eleonora e andiamo a mangiarci una pizza. Eleonora è come me, le piace viaggiare. Ha fatto la scout tutta la vita. Capisce ciò che sto vivendo. Parliamo dell’Ardia e del mio progetto. Poi, dopo la pizza, andiamo a fare una chiacchierata con i suoi amici. Persone perbene, mi sistemano addirittura un posto per dormire a Bolotana, l’indomani.

Si è fatta l’una e “domani” dovrei partire alle 6 del mattino. Meglio andare. Domani devo combattere la natura. Caldo, a noi due!

03/06/2021