Giorno 50 – Il miele di Gigi e quelle due parole “Solvitur Ambulando”

Mi sveglio alle 9:15 dal B&B Filia, Bolotana. Ho deciso di dormire un pochino di più oggi, perché mi serviva qualche ora di sonno. Gli ultimi giorno sono stati troppo pesanti. Non si può sempre andare a mille.

Mi prendo la mattina per riorganizzare le faccende del progetto. Sento Salvatore, la mia spalla destra da Milano. Poi scrivo due articoli, dividendo il tavolo con Claudia, la guida di Villa Piercy che ho conosciuto il giorno prima. Passava da li e l’ho invitata per colazione.

All’ora di pranzo incontro Gigi. E’ per lui che sono rimasto a Bolotana. Gigi fa l’apicoltore e, prima di andare a pranzo, abbiamo modo di conoscerci finalmente dal vivo, dopo qualche messaggio su Instagram. Mi racconta del suo passato da calciatore, ma soprattutto del suo animo da nomade. “Un giorno ho letto un libro di Chatwin, che parlava di questi nomadi esploratori. Mi erano rimaste impresse queste due parole: Solvitur ambulando, che significa Camminando si risolve. E in quelle parole mi sono ritrovato. Parlavano di me. Io ho sempre risolto i miei problemi viaggiando. Ho avuto bisogno di muovermi nella vita per sentirmi vivo e adesso che mi sento aggrappato qui, causa lavoro, mi manca questo mondo. Soffro la stabilità”. Wow. Gigi non lo sa, o forse l’ha notato, ma mi ha fatto emozionare. Perché in questo racconto ha parlato pure di me. Di quel documentario di Jovanotti, come per lui quel libro, che mi fece capire chi fossi veramente. E da quel momento la mia vita cambiò per sempre.

Finito l’aperitivo, ci rechiamo in un ristorante molto carino che tratta solo prodotti di Bolotana. C’è anche il miele di Gigi, spalmato tra un formaggio e l’altro e io muoio dalla voglia di vederlo all’opera nella sua azienda. Trascorriamo bei momenti a pranzo io, Gigi e Claudia. Poi lei ci saluta e io e Gigi andiamo in azienda. Mi fa vedere prima il laboratorio e poi ci rechiamo all’arnia che tiene in un suo terreno storico, arrampicato sui monti di Bolotana. Le altre arnie, invece, le sposta di terreno in terreno, a seconda della stagione e del tipo di miele che vuole fare.

Il miele è una delle produzioni più naturali che io abbia mai visto. Non è nient’altro che un modo per raccogliere ciò che la natura già fa, in una struttura facilmente accessibile dall’uomo. Gigi mi spiega nel tecnico come funziona. Ed è tutto magico ai miei occhi, anche se è solo natura. La regina che depone le uova, le api che nascono, vanno in perlustrazione e depongono il miele nelle cellette che loro stesse costruiscono, con una geometria perfetta. Assurdo! Mi sono innamorato di questo mondo.

Finito il tour in Apicoltura Pitzalis, monto la tenda nel terreno in cui Gigi ha il laboratorio. Dormirò qui stanotte, insieme ai suoi tre cagnoni che ormai mi vogliono bene e probabilmente mi faranno la guardia. Nel mezzo ceniamo da lui, a casa, in cui c’è anche la figlia che si è appena maturata. Mi sento un pochino vecchio, ma non tanto. Finita la cena Gigi mi riaccompagna al terreno del laboratorio.

Sono stanco, ma fortunatamente ho già la tenda montata. Buonanotte dalla campagna di Bolotana con tre cagnoni che mi fanno la guardia. Chiudo gli occhi pensando a quelle due parole “Solvitur Ambulando”.

05/07/2021