Giorno 56 – Bosa e l’Italia campione d’Europa

La mattina a Tresnuraghes viene cullata dall’ukulele di Martina e dalle chiacchierate relative a energie, chakra, vibrazioni e comunicazioni con terra e cielo. Per me, il suo, è un mondo nuovo, ma è semplicemente quel nero su bianco di esperienze che stavo già vivendo e a cui non riuscivo a dare un nome. E anche se non è facile comprendere, lei cerca di spiegarmelo. E io ascolto.

Parto dopo pranzo, a causa delle temperature eccessive. Oggi punterò Bosa, passando da Suni e recuperando Sindia, che si trovava nel mezzo tra Bosa e Macomer e in un modo o nell’altro avrei dovuto fare dei km a vuoto per visitarla. Ho scelto di farli quando sarei stato a Suni e così sarà.

Parto verso le 15:00 e impenno l’altitudine del mio baricentro salendo dei colli, attraverso Modolo. Penso al fatto che stasera ci sarà la finale degli Europei, ma soprattutto ripenso a ciò che mi è accaduto il giorno prima. La natura mi aveva parlato e non intendevo contraddirla. Non stavolta. “Domani farò la litoranea al tramonto”, ripetevo tra me e me.

Visito Suni e Sindia nella desolazione delle statali ai confini Oristanesi e torno indietro con direzione Ovest. C’è Bosa all’orizzonte. Tutta discesa verso il paese dalle casettine colorate. Al mio arrivo c’è un bellissimo sole e si respira un’atmosfera di pace, prima della grande finale.

Al vedere il cartello con quelle 4 lettere “BOSA”, mi ritornano in mente i ricordi di quel Torino-Carbonia, il mio primo viaggio vero sulle due ruote. “Cosa tutto è successo da quel giorno”, penso, mentre scendo i tornanti e approccio il ponte che mi porta dalla parte del castello.

Qui incontro nuovamente Martina, che sta facendo tappa prima di procedere verso Alghero. Quando arrivo lei sta pranzando. Aspetto che finisca e ci facciamo una passeggiata in centro, passando dalle stradine anguste del vecchio centro storico. Io faccio qualche ripresa e lei qualche foto. Poi torniamo a casa e ci prepariamo per vedere la partita al bar, in mezzo alla gente.

Alle 21:00 il fischio d’inizio. Tre orette dopo l’Italia sarà sul tetto d’Europa. Buonanotte Bosa. A domani, il castello dei Malaspina mi aspetta.

11/07/2021