Giorno 9 – Costa Verde e notte in solitaria

Avvolto dai raggi di sole delle 6:00 del mattino, capisco che è arrivato il momento di svegliarsi. “Di già?”, penso. Esco dalla tenda e realizzo di quanto sbalzo termico ci sia tra dentro e fuori. Va bè, mi metto la maglia termica e vado a lavarmi la faccia. Anche perchè ancora non collego.

Carico i bagagli sulla bici e parto, consapevole che per lasciare le Dune di Piscinas dovrò attraversare due guadi. Di loro, ho un bel ricordo dal viaggio Torino-Carbonia dell’anno precedente. Lascio il camping Sciopadroxiu (è uno dei miei preferiti) e mi avventuro negli sterrati. Sul primo guado, ho un’incertezza di 15 minuti. Non so se passare a destra (bello profondo) o sinistra (meno profondo ma molto fangoso, rischierei di impantanarmi). Scelgo sinistra e esco con i piedi zuppi. Calze e scarpe completamente allagati. “Tanto il sole mi asciuga adesso!”. Il secondo guado è routine, un ruscellino che si poggia su alcune pietre. Passo senza problemi.

Lascio lo sterrato delle Dune di Piscinas per navigare verso Nord. Attraverso Portu Maga, Funtanazza, Torre Dei Corsari. In quest’ultima c’è un paesaggio talmente bello che mi fermo per “dronare” un po’. Faccio qualche foto e riparto. Vorrei una Coca Cola per aggiungere zuccheri in corpo, ma è ancora tutto chiuso. Non siamo ancora in stagione, per queste cose devo avere pazienza.

Passata Torre dei Corsari mi collego ad Arborea passando dal ponte di Marceddì. Pedalo nelle geometrie di Arborea in cui tutti i terreni appaiono perfetti. Poi mi fermo a comprare una provola e uno yogurt. Saranno la mia cena. Arrivo alla pineta di Marina di Arborea. E penso “Mi sa quasi che dormo qui, d’altronde non saprei dove stare stanotte”. Mi addentro tra gli alberi e soprattutto scelgo un posto coperto dal maestrale. Trovo uno spiazzo e in men che non si dica sono dentro la tenda, anche perchè inizia a fare freschino.

Mi leggo due righe di un libro di Marcello Fois “In Sardegna non c’è il mare”. E poi, disturbato dal muoversi della tenda a causa del venticello, riesco comunque a prendere sonno. Sono solo in mezzo al nulla. Ho timore. Ma so che domani, quando mi sveglierò, mi sentirò fighissimo per averlo fatto!

Giorno 9: Arborea | Ciclismo | Strava

25/05/2021